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SS. Nome di Gesù: Omaggio a Santa Bernardetta

Ricca di emozioni la serata con cui la parrocchia SS. Nome di Gesù ha reso omaggio a Santa Bernardetta.

L’evento, organizzato da don Maurizio Caldararo in collaborazione con l’UNITALSI di Noci e con l’importante sostegno dei collaboratori parrocchiali, dal significativo titolo "Una semplice donna tra le tante: perchè io?", ha visto la testimonianza della signora Antonia Raco, guarita dalla grave malattia che l’aveva colpita dopo una visita a Lourdes: Sono sempre stata una donna di grande fede e ad un certo punto ho detto: “Signore io accetto”… Partii con il treno bianco riservato alle persone malate e maggiormente sofferenti… Durante il bagno nelle piscine di Lourdes udii una voce femminile dolcissima, che per tre volte mi ripetè: “Non avere paura, non avere paura, non avere paura!”. Capii subito che stava accadendo qualcosa di estremamente più grande di me e abbandonai così ogni timore. Mentre il mio animo stava predisponendosi al meglio, mi colpì un dolore lancinante alle gambe: era come se me le stessero amputando. La malattia ha abbandonato il mio corpo e ora sono diventata anch’io volontaria U.N.I.T.A.L.S.I! Faccio per gli altri quello che le volontarie a loro tempo hanno fatto per me e questo mi riempie di gioia.

Durante la serata sono stati proiettati due filmati per raccontare le attività svolte dall’UNITALSI, in modo particolare dalla sezione di Noci, impegnata da anni in attività con e per giovani e adulti diversamente abili. La parola è poi andata alle responsabili UNITALSI Angela Todisco e Tonia Savino che si sono soffermate sulle motivazioni che le hanno spinte ad offrire il loro tempo. Due momenti musicali, il brano eseguito in prima assoluta “Perché io?” interpretato da Stefania Gabriele e tratto dal musical Bernadette de Lourdes, composto in occasione dei 175 anni dalla nascita della fanciulla e “Dell’Aurora” eseguito dalla stessa Gabriele e da Roberta Liuzzi (entrambe facenti parte del coro della parrocchia preparato dalla maestra Paola Bombardieri, accompagnate nell’occasione alla tastiera dal maestro Giacomo Lasaracina), hanno fatto da preludio alla chiusura della serata con Monsignor Felice Di Molfetta, assistente regionale UNITALSI che ha concluso: Che nessuno ci confonda con dei semplici “tour operator”, perché siamo molto di più. Siamo una realtà estesa a tutti gli aspetti della vita, che porta all’interno delle famiglie l’amore dato a chi soffre e soprattutto quello ricevuto. Il nostro compito è fare, usando i gesti più che le parole.

La serata è stata condotta da Francesca Amatulli che in conclusione ha lasciato la parola a Don Maurizio Caldararo per i ringraziamenti finali.

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